... da Arrigo Abalti.
Non se ne può più di Ezra Pound, del futurismo, dei soliti paraculi che vengono sovvenzionati da Abalti anche quando vanno al cesso.
Inizia la campagna elettorale e Abalti parla ANCORA di spazi giovanili... è la terza campagna elettorale (che io mi ricordi) in cui Abalti promette centri giovanili, spazi nelle circoscrizioni, luoghi di socialità, e chi più ne ha più ne metta. In dieci anni non se ne è visto nemmeno uno, e nel frattempo è quasi riuscito (grazie anche all'aiuto del piccolo Heini) a cancellare dalla città qualsiasi forma di espressione culturale, musicale, sociale che fosse difforme dalla sua ottusa visione (vedi ad esempio le feste rock).
La nuova base al Dal Molin è una sciagura, ma Abalti di nuovo in consiglio comunale rischia di essere una tragedia ancora peggiore...
martedì 25 marzo 2008
Vicenza Libera ...
Arcobaleni sbiaditi
Primissimo post della categoria "C'è del marcio in lista". Ecco alcune brevi e schematiche considerazioni dedicate alla Sinistra Arcobaleno.
- Prima sono amicissimi di Variati, sostengono convintamente la scelta di correre tutti uniti contro la Sartori, fanno le assemblee nei quartieri assieme al PD (durante le quali, tra l'altro, raccontano una quantità consistente di cazzate), e partecipano alle primarie. Poi tutto ad un tratto, nascondendosi dietro questioni puerili come i simboli delle liste, decidono di andarsene per conto loro, attaccando Variati ed accusandolo di averli estromessi. Essere un minimo coerenti pareva brutto eh?
- Dopo mesi di silenzi, tornano ad essere paladini della lotta contro la nuova base. Non hanno detto una parola sull'ordinanza di sgombero del presidio, nè tantomeno sulle denunce ricevute da alcuni attivisti del presidio permanente, e nemmeno sul disastro ambientale dell'oleodotto. Ad un mese dalle elezioni, riscoprono la loro militanza anti-base durante i comizi elettorali e le conferenze stampa. Peccato che *dire* di essere contro la nuova base non serva più a niente già da un pezzo, ormai. E' tempo di *fare*.
- Asproso si vanta di avere in lista attivisti del presidio permanente, e va in giro dicendo che il presidio è spaccato perchè molta gente voleva sostenere gli arcobaleni. E' a metà tra il fantasioso ed il risibile. E' vero che sul tema elezioni in presidio c'è una gran diversità di vedute. Ma nessuno ha mai pensato neanche lontanamente di schierarsi con Asproso e compagnia, visto che sono la raffigurazione vivente di quella crisi della rappresentanza di cui parliamo da mesi. Non partecipano alle lotte ma pretendono di rappresentarle nelle sedi istituzionali, a modo loro e senza rapportarsi con i veri protagonisti. E' un atteggiamento da parassiti.
Giudizio sintetico: il tramonto dei morti viventi.