mercoledì 26 marzo 2008

Fa notissia non fa notissia

Domenica scorsa, sulle strade della provincia, un ragazzo di 25 anni ha causato un incidente stradale, procurando la morte a sè stesso e ad una coppia di sessantenni che stavano andando a prenotare le vacanze estive. Il ragazzo è risultato essere ubriaco al momento dell'incidente. E' poi emerso che guidava con la patente scaduta, poichè gli erano stati sottratti 20 punti per guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti. Avrebbe dovuto rifare l'esame il settembre scorso, ma non si è mai presentato alla motorizzazione, ed ha continuato a guidare la sua auto come se niente fosse.

Sempre domenica scorsa, questa volta a Torino, un altro ragazzo di 25 anni ha perso il controllo della fiat che guidava ed è finito nella corsia opposta, sulla quale sopraggiungeva un'alfa 146 con due coniugi a bordo. L'impatto è stato fatale alla moglie, mentre il marito ed il ragazzo hanno riportato lievi lesioni.
Il ragazzo guidava in stato di ebbrezza e senza patente, e la macchina è risultata essere intestata ad un prestanome, a carico del quale risultano intestate altre 500 vetture.

Sono due casi molto simili, anche se il primo ha avuto conseguenze ben più tragiche.
Eppure, mentre del primo caso si è parlato solo nelle cronache dei giornali locali, il secondo ha trovato spazio su tutte le prime pagine dei quotidiani nazionali. Per quale motivo?
Semplice. Che il ragazzo responsabile del secondo incidente è un rom.
"Rom ubriaco uccide una donna", "Omicidio volontario". Questo è il tenore dei titoli comparsi sulle varie testate. Negli articoli poi si insiteva sull'alta velocità a cui viaggiava il nomade, sul fatto che fosse senza patente, che fosse ubriaco, che la macchina fosse intestata ad un prestanome.

Sfortunatamente, la triste coincidenza tra le due tragedie ci ricorda ancora una volta in modo estremamente limpido la maniera biecamente strumentale con cui vengono scelte le notizie a cui dare risalto. Le circostanze in cui sono avvenuti gli incidenti sono irrilevanti, come irrilevanti sono le vittime. Ciò che conta è l'etnia di chi ha provocato l'incidente.

Fino a qualche anno fa questo tipo di squallida retorica sicuritaria e xenofoba era patrimonio dell'ultradestra. Oggi è diventata preoccupantemente bipartisan.

Alternativa comunista

La puntata odierna di "C'è del marcio in lista" riguarda il partito dell'Alternativa Comunista.
Sarebbe interessante fare un'indagine sul fatto che tutte le formazioni politiche denominate "alternativa" si contraddistinguono per il coefficiente di sfiga tendente a infinito, ma non è questa la sede.

La lista di Alternativa Comunista è capeggiata da Bocchese, che assieme alla compagna Cammarata è uno degli esponenti del comitato di Vicenza Est. In effetti, non è mai stato molto chiaro quale sia il confine tra Vicenza Est e Alternativa Comunista, visto che gli esponenti coincidono quasi del tutto.
In ogni caso, in mezzo ad un discreto mix di retorica rivoluzionaria ottocentesca, nei proclami elettorali di Bocchese non può mancare l'argomento Dal Molin.

Mi sembra quindi doveroso ricordare come gli esponenti del comitato di Vicenza Est siano quelli che nei mesi scorsi si sono permessi di far circolare per via telematica (oltre che tramite l'organo di stampa del loro Partito) su tutto il territorio nazionale una serie di infamie e di menzogne riguardanti il presidio permanente, con lo scopo nemmeno tanto implicito di porre fine all'esperienza del tendone di ponte marchese, che evidentemente non era conforme ai canoni di radicalità stabiliti dal soviet dell'alternativa comunista.

Una radicalità che gli esponenti di Vicenza Est (o di Alternativa Comunista) non hanno mai mancato di esprimere, a parole, senza compromessi ed in modo molto duro, spesso accusando il resto del movimento di fare fughe all'indietro, di gettare acqua sul fuoco, di ostinarsi con inutili iniziative simboliche, di voler difendere Prodi, o il Governo, o qualche suo esponente.
Insistettero per mesi, gli alternativi comunisti, affinchè il movimento No Dal Molin si recasse a Roma per protestare contro il governo. Poi quando si decise di andarci, loro non vennero. Quando si decise di andare a Trento a contestare Prodi, loro non c'erano. Quando si decise di andare a piantare gli alberi dentro l'aeroporto... non c'erano neanche quella volta.

Forti dello 0,0 periodico che hanno conquistato alle elezioni provinciali, hanno deciso di presentarsi anche alle comunali, candidando tra gli altri anche tale simpatico Compa, che ha pubblicato su youtube dei video veramente divertenti. Non sono sicuro che il divertimento sia compatibile con i dettami rivoluzionari del soviet dell'Alternativa Comunista. Ciò nonostante, i video sono spassosi e vi consiglio di guardarli.

Giudizio sintetico: Jurassic Park